La chiesa di Bernate è citata nel Liber Notitiae (XIII secolo), ma la prime descrizioni sommarie dell’edificio risalgono a tre secoli dopo: l’edificio, piuttosto piccolo, non veniva utilizzato per le funzioni sacre, che si celebravano nella chiesa di Inarzo. Dalla visita dell’arcivescovo Federico Borromeo, nel 1596, si apprende che la chiesa era in realtà un piccolo oratorio, lungo 6 metri e largo 4, e si trovava in condizioni piuttosto precarie; non essendoci sufficiente spazio in chiesa, i paramenti erano conservati nella cucina del curato, la cui abitazione era adiacente all’edificio di culto; l’orientamento era probabilmente inverso rispetto a quello odierna, ossia con l’abside posta verso la strada pubblica.
Il campanile attuale risulta essere presente già verso la fine del Seicento ma nel 1795 è stato rialzato e l’anno successivo fu dotato di orologio. Tra Settecento e Ottocento l’edificio subì i primi veri interventi di ristrutturazione: dal confronto delle mappe disponibili (Catasto teresiano, mappe comunali) è possibile comprendere come tra XVIII e XIX secolo l’abside fu spostata e la navata allungata fino a raggiungere la strada pubblica. Alla navata principale fu aggiunta una navatella costituita da due campate, per accogliere l’altare dell’Addolorata. Nel 1898, un incendio scoppiato in alcuni locali adiacenti alla casa parrocchiale, danneggiò gravemente anche la chiesa e portò ad un ulteriore ampliamento dell’edificio, probabilmente con la costruzione dell’attuale presbiterio, le cui dimensioni risultano contrastanti con il resto dell’edificio.
Nel 1901, quando fu eretta la nuova parrocchia di Bernate, la chiesa misurava 23.60 metri in lunghezza, 4.75 metri in larghezza e 5.60 metri in altezza e venne decorata internamente “facendola pitturare sgraziatamente da un pittore poco galantuomo, un certo Enrico Comolli di Arcisate”. A destra dell’altare trovava posto la nuova sacrestia, il battistero e la navata con la cappella dell’Addolorata. Nel 1907, si demolì il battistero e si prolungò di una campata la cappella dell’Addolorata, in modo che si allineasse con la facciata.
Dal Liber Chronicus del sac. Giuseppe Bernasconi si desume che nel 1911, in occasione della terza visita pastorale del card. Ferrari, “venne fatta di nuova la facciata della chiesa, rimodernata la porta grande e costruita la Bussola”. Invece, nel 1932 “venne inaugurato e benedetto il bellissimo tabernacolo [dell’altare maggiore], opera dell’egregio scultore Attilio Gussoni di Viggiù”.
Nel 1938, fu nuovamente ristrutturata la facciata della chiesa e si costruì la scalinata in sasso attualmente presente; internamente, furono collocate le balaustre che separano la cappella dell’Addolorata dalla navata centrale, provenienti dalla chiesa di Lomnago che stava per essere demolita.
L’altare marmoreo dell’Addolorata risale al 1956 e fu donato da 16 ragazze del paese mentre l’anno successivo si rivestì di nuovo marmo la mensa e tutto l’altare maggiore: entrambi i lavori furono eseguiti dal signor Tamborini, marmista di Daverio. Nel 1966, in occasione della visita pastorale del card. Colombo, don Ambrogio si improvvisò imbianchino e ritinteggio un po’ tutta la chiesa, dando un’unica tinta alla volta, all’abside e alla cappella della Madonna. Nel 1971 si sostituì il pavimento e la mensa fu spostata avanti, secondo quanto imponeva la riforma conciliare, utilizzando la mensa dell’altare maggiore, con le sue due colonnine, e altre due colonne, di marmo nero venato, che pervennero dalla vecchia chiesa di Cassinetta di Biandronno, demolita. Nel ’73 fu demolito il locale alla sinistra dell’altare, in modo tale da spostare lì la sacrestia, più comoda rispetto alla casa parrocchiale, con la possibilità di dare alla chiesa la forma della croce.
[fonte: “Casale Litta – Storia, arte e società”]
L’edificio è stato sottoposto ad un restauro esterno che ha compreso anche il rifacimento del tetto verso la fine del 2002 mentre tra il 2004 e il 2005 è stato eseguito il restauro interno. Successivamente, anche la casa parrocchiale è stata sottoposta a restauro e nel 2007 si è svolta l’inaugurazione.