Nel mese di Maggio, dedicato alla Madonna, ripercorriamo la storia della cappelletta votiva che si trova accanto al cimitero di Casale
CASALE LITTA – La cappelletta votiva che si trova accanto al cimitero di Casale Litta ha una sua storia. Da alcuni documenti sono state estrapolate queste notizie:
1892 – In quest’anno si combinò che la festa della Madonna fosse più solenne e straordinaria perché oltre alle solite funzioni ed al numeroso intervento del clero che fin dalla vigilia intervenne per ascoltare le confessioni di quasi tutta la popolazione (n. 312 comunioni) si inaugurava la nuova cappelletta della Madonna del Sangue di Re, che è pur venerata tanto in questa parrocchia. Ed ai vespri si andava processionalmente alla cappelletta per benedire l’Immagine. Dopo di che i terrieri fecero la loro offerta pei “ristauri” eseguiti che importò la somma di circa £. 300.
1893 – 3 settembre. Con una solenne processione e coll’intervento di tutta la popolazione di Casale ho benedetto (sac. Gaetano Fumagalli) la piccola cappelletta dedicata alla Madonna del Sangue posta sul piccolo piazzale davanti al cimitero. In tale occasione si inaugurava il nuovo altarino, il quale fu pagato colle oblazioni dei terrieri colla somma di £. 280.
1894 – 30 aprile. Correndo il IV centenario dell’avvenuto miracolo in Val Vigezzo nel paese di Re anche qui si fece una festaiuola, ed alla medesima cappelletta si cantò la santa messa in musica dai terrieri, ed i vespri colla benedizione della reliquia di Maria SS.ma coll’intervento di 7 sacerdoti. Si inaugurarono i 6 candeglieri colla croce e una tovaglia nuova tutto dono del esimio sig. Pietro Galli dimorante a Crosio frazione di Daverio, il quale professava una grande divozione a questa immagine. I detti candeglieri per incarico del detto signore furono ordinati e pagati dal parroco sac. Gaetano Fumagalli in £. 250.
1912 – La cappelletta della Madonna del Sangue aveva estremo bisogno di essere riparata: dal tetto pioveva sull’altare; le mura all’esterno ed all’interno erano tutti scrostati; il cancelletto scassinato. Due pie persone del paese Bardelli Luigi di Paolo e Maffioli Maria di Andrea, fecero riparare a loro spese la cappelletta che costò £. 100 circa.
1913 – La sera tra il 12 e 13 aprile un grande incendiò danneggiò il paese e ben 48 famiglie rimasero coinvolte. Il 15 e 16 aprile si andò in processione alla cappelletta del cimitero.
1943 – Previo avviso il 29/4 fu rimossa una delle 3 campane della chiesa per uso bellico. Non essendo il peso esatto, fu aggiunta la campanella dell’oratorio della Madonna di Re, sita al cimitero.
La cappelletta del cimitero, che riportava ai tempi l’affresco della Madonna del Sangue (sostituito a causa del degrado prima con una foto e poi con un quadro ), è in un certo senso “gemellata” con il Santuario di Re. Per chi non ne fosse a conoscenza, riportiamo la storia del vandalismo arrecato all’immagine della Vergine descritta su una vecchia immaginetta votiva:
“Nel paese di Re in Val Vigezzo era una chiesetta sulla cui facciata era pinta un’immagine di Maria Vergine col Santo Bambino in grembo, e colla scritta: In gremio Matris sedet sapientia Patris.
Un tristo uomo, furioso di rabbia, non si sa per qual causa, lanciò con sacrilego ardimento una pietra contro la devota immagine e la colpì nella parte superiore della fronte. Ed ecco sgorgare per inaudito prodigio il sangue, come da vera ferita, in tale abbondanza, che oltre all’insanguinare la sacra effige, scendeva fino al sottoposto terreno, sicchè si potè inzupparne pannilini che devotamente conservati insieme ad un’ampolla del sangue stesso, si offrono alla venerazione dei fedeli.
Il qual miracolo durò per ben 20 giorni, dal 29 aprile al 18 maggio 1494, alla presenza di innumerevoli persone accorse da ogni parte. Sorse perciò il Santuario che fu arricchito di molte indulgenze e privilegi dai Sommi Pontefici e da 4 secoli non mancò mai numeroso concorso di devoti pellegrini, come furono numerose le grazie anco prodigiose che la SS. Vergine non cessò di impartire ai fedeli che accorrono a venerarla.”
Anche il ritratto della Madonna del Sangue che Gino Del Chioso aveva dipinto, ha subito una “violenza”. Negli anni ’90, infatti, è stato rubato dalla cappelletta e per pura casualità è stato ritrovato molti anni dopo. Si è pensato di restaurare l’immagine e con le offerte raccolte si è provveduto ad incorniciarla. Nel 2008, gli anziani della parrocchia in pellegrinaggio a Re, hanno fatto benedire il dipinto che attualmente è affisso nella chiesa di Casale Litta per la venerazione di tutti i fedeli.
La Cappelletta è stata nuovamente restaurata nel 2009. Nel suo interno, sulla parete centrale è stata affrescata un’immagine della Madonna del Latte con il Bambino.
Lella
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