Sono numerose le iniziative in programma a Milano a metà febbraio per fare memoria del 40° anniversario dell’ingresso ufficiale di Carlo Maria Martini come Arcivescovo di Milano. Era il 10 febbraio 1980 quando il 53enne gesuita, consacrato arcivescovo da Giovanni Paolo II il 6 gennaio dello stesso anno (la nomina a cardinale sarebbe arrivata nel 1983), “prese possesso” dell’arcidiocesi con un gesto che stupì molti: una camminata per le vie della città, con la Bibbia tra le mani, per arrivare in una piazza Duomo stracolma.
Sabato 15 febbraio (giorno in cui tra l’altro ricorre il 93° anniversario della nascita di Martini), dalle ore 9.30 la Fondazione Ambrosianeum promuove il convegno “Parola alla Chiesa, Parola alla città” in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano e la Fondazione Martini. Dopo i saluti introduttivi di mons. Mario Delpini, padre Carlo Casalone SJ e Marco Garzonio, intervengono monsignor Franco Giulio Brambilla («Coscienza e Parola: un incontro incandescente, un’eredità preziosa»), Roberta De Monticelli («Sulla fede dei non indifferenti. In ascolto di Carlo Maria Martini, oggi») ed Enrico Letta («Il Vescovo e la Chiesa: in dialogo con Milano e con l’Europa»). Conclude monsignor Luca Bressan
Il discorso che Martini rivolse ai sacerdoti dell’Arcidiocesi, nell’Aula Magna dell’Università Cattolica, il 12 febbraio 1980. Come si può ascoltare nell’audio, in quell’incontro vi fu un momento particolarmente toccante: mentre l’Arcivescovo stava parlando gli venne infatti comunicata la notizia dell’uccisione di Vittorio Bachelet, docente universitario e dirigente dell’Azione Cattolica, da parte delle Brigate Rosse. Martini, che conosceva bene Bachelet e lo aveva visto pochi giorni prima, riferì ai presenti questa «notizia che ci sconvolge» e improvvisò una preghiera per il professore e i suoi cari
Riteniamo che per il ruolo di guida pastorale della nostra Diocesi il Cardinal Martini possa e debba essere considerato ed elevato a Dottore della Chiesa
Nessun Commento