Delpini scrive ai diciottenni: «Giovani al primo voto, partecipate»
L’Arcivescovo rivolge l’appello a non disertare le urne alle prossime elezioni: «La politica è responsabilità per il bene comune e per il futuro del Paese. È necessario che le cose cambino, e chi può avviare un cambiamento se non voi?
Con l’astensionismo non si cambia niente»
Una generazione spesso criticata o peggio messa ai margini della società, considerata solo composta da potenziali clienti, viene messa al centro dell’attenzione dal Pastore di Milano. Perché sui 18enni si scommette per l’oggi e per la costruzione di un futuro diverso. Soprattutto un invito forte a non chiudersi nell’isolamento egoistico, piuttosto a diventare protagonisti nella società e nella Chiesa. A partire dalla partecipazione politica e all’esercizio del voto.
Nel nostro tempo “la politica” è spesso circondata da una valutazione così negativa e da pregiudizi così radicati che possono scoraggiare da ogni impegno e iniziativa».
Dunque, un accorato appello a non disertare le urne girandosi dalla parte dell’indifferenza o della sterile indignazione: «Per questo rivolgo un appello ai 18enni e a tutti i giovani: io credo che voi potete informarvi, voi potete pensare, potete discutere, potete farvi un’idea di quale direzione intraprendere e di come fare del vostro voto, il vostro primo voto! Un segnale di un’epoca nuova. Non cambierà tutto in una tornata elettorale. Ma certo con l’astensionismo non si cambia niente!».
Scarica qui la lettera dell’Arcivescovo 2018-lettera-dellarcivescovo-ai-18enni
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