“CON IL DOVUTO RISPETTO”
di Mons. Mario Delpini, Arcivescovo.
PER GRANDI E PICCINI. L’HA DETTO DELPINI!
Le porte della chiesa.
Alcuni si sono abituati a pensare che le porte della chiesa sono lì per impedire l’ingresso ai ladri e vandali: porte imponenti, serrature rinforzate, sbarre e catenacci. Dicono: “Ladri andate via!”.
Alcuni forse pensano che servano per esporre opere d’arte, sculture preziose, originali narrazioni del vangelo. Dicono: “Guardateci, come siamo belle istruttive!
La verità è che le porte delle chiese sono per dire alla gente: “Entrate! Siete attesi! Questa è la vostra casa!”.
E, dunque, che si deve pensare se le porte della chiesa sono spesso chiuse?
Si deve pensare che ladri e vandali siano più numerosi della gente che vuole passare in chiesa per una preghiera, prima o dopo il lavoro. Si deve pensare che tocchi al parroco, oltre a tutto il resto, di aprire e chiudere la chiesa e quindi, tutto dipende dai suoi orari.
Le porte delle chiese mi confidano di essere ancora commosse quando accolgono la nonna che accompagna il nipotino a dire una preghiera alla Madonna e quando il ragioniere tornando dal lavoro si inginocchia e lascia il qietare stanchezza e nervosismo per andare a casa sorridente.
Lo salutano quando entra e quando esce gli dicono Dio ti benedica.
(da: Con il Dovuto Rispetto, Mario Delpini, S.Paolo, 2017)
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