Riportiamo sotto le impressioni dei nostri parrocchiani, genitori dei Cresimandi che hanno partecipato all’incontro con Papa Francesco a San Siro.
I cresimandi 2017 hanno avuto lo straordinario privilegio di incontrare Papa Francesco nell’inedito scenario di San Siro. Al di là dell’euforia suggerita dallo stadio colmo di ragazzi e accompagnatori nelle loro casacche colorate, dai canti, dai cori inneggianti a Francesco, le parole del Santo Padre hanno colpito profondamente il cuore di ognuno di noi. Anche in questa occasione il messaggio è stato semplice e concreto, ma per tutti, grandi e piccoli, impegnativo.Ai ragazzi che si preparano a ricevere il grande dono dello Spirito Santo il Papa, ripercorrendo la propria fanciullezza, ha chiesto di parlare più spesso con i nonni, spesso messaggeri di fede e di saggezza, di frequentare l’oratorio partecipando al gioco con rispetto e lealtà. Ha strappato loro, però, una promessa: non commettere mai atti di bullismo, dimostrandosi, anche in questa occasione, attento e, come tutti noi, preoccupato e angosciato per i recenti, terribili fatti di cronaca.A noi adulti ha invece raccomandato di “perdere tempo con i nostri figli” ed essere attenti alle parole che pronunciamo e ai gesti che compiamo ogni giorno in famiglia: i ragazzi ci ascoltano, ci osservano e, come spugne, assorbono da noi un preciso modo di relazionarsi. Ha ricordato la bellezza del partecipare tutti insieme, come famiglia, alla Messa domenicale e del santificare la festa trascorrendo il tempo insieme.Lasciamo lo stadio, pieni di entusiasmo, di emozioni e di voglia di cambiare davvero qualcosa nel nostro essere cristiani, nonostante le fatiche quotidiane che ognuno di noi vive, certi che “Nulla è impossibile a Dio”.Affidiamo all’Amore incondizionato del Signore tutti i nostri cresimandi e lasciamoci abbracciare dalla Sua infinita Misericordia.
Grazie, Papa Francesco!
Laura e Roberto
Spero che mio figlio porti sempre nel cuore il semplice invito del Papa a stimare i nonni che con saggezza educano alla vita e alla fede.
Mi auguro inoltre che non dimentichi il ripetuto sollecito al rispetto dei coetanei, contro i modelli di prepotenza e arroganza spesso offerti dalla società attuale perché essere giovani cristiani significa in sostanza crescere nel rispetto di sé e degli altri.
Chiara e Alessio
Papa Francesco grazie per l’emozione unica e profonda ke hai lasciato a mia figlia Aurora e a me per la Santa Cresima che quest’anno riceverà….ti dico solo una parola che significa molto…GRAZIE
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