Martedì 26 luglio si è tenuto un incontro su questi temi presso l’oratorio di Crugnola. San Giovanni Paolo II, nel messaggio per la Giornata mondiale della pace del 1985, parlava di “disegni nascosti accanto ad altri apertamente propagandati, miranti a soggiogare tutti i popoli a regimi in cui Dio non conta”.
Il significato e il fine di questo incontro parte da qui, cioè dalla necessità di smascherare la volontà di chi detiene il “potere sul mondo”, di soggiogare e rendere inerme la Chiesa cattolica e la sua azione moralizzante, nei confronti del dilagare della mentalità che vuole insinuare nella nostra società alcuni concetti che si scontrano terribilmente non solo contro il cristianesimo e la Chiesa, ma che sono avversi al bene comune.
Come fare quindi per distruggere la Chiesa o, per lo meno, renderla innocua? Questi “poteri forti” hanno capito che l’unico metodo è la menzogna, accusare cioè la Chiesa delle peggiori nefandezze, di azioni oscurantiste e tendenti a limitare la libertà dell’uomo, a volerlo succube di “favole e superstizioni”. Solo in questo modo, screditando, la Chiesa, il Papa e noi cristiani, potranno avere il sopravvento sulla verità e sulla ragione, col fine ultimo di avere potere e denaro.
Scienza e fede e il caso Galileo Galilei, da secoli, vengono usati proprio per questi fini.
Nell’incontro, che non aveva fini scientifici o dottrinali, si è voluto sottolineare la necessità di ricercare la verità, soprattutto su temi che riguardano la nostra fede in Cristo.
Non si è cercato di giustificare comportamenti e concetti oggettivamente non difendibili o critici, in quanto si è preferito sollecitare la curiosità dei presenti, con il fine di trasmettere, in qualche modo, la voglia di non fermarsi mai davanti alle apparenze, a ciò che “si dice da sempre” o a ciò che ci propinano, ideologicamente, i media, cioè giornali, tv, libri, testi e approfondimenti vari.
Dopo aver descritto tutto quanto necessario per chiarire la verità e la realtà sugli argomenti dell’incontro, si è voluto sottolineare come queste spiegazioni sono servite non solo per fare giustizia, ma soprattutto per contrastare le leggende nere che vengono usate per denigrare e per bloccare la Chiesa che, ripetiamo, resta l’unica realtà moralizzante alle derive del mondo d’oggi.
Non serve però provare delusione, paura o sconforto: siamo nelle mani di Dio e questo ci basta…ma nel frattempo conviene prepararci e lottare per diffondere verità e giustizia.
Proprio come diceva Sant’Antonio da Padova: “La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo”.
Alberto Maffioli
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