Il tempo di Avvento, che stiamo vivendo non è solo liturgico nell’attesa del Santo Natale ma è anche nell’attesa della grazia del Giubileo. Il Santo Padre, Francesco ha voluto donare a tutta la Chiesa questo periodo di riconciliazione e misericordia.
Ogni Giubileo, anche quelli definiti ordinari, sono caratterizzati sempre da una Grazia straordinaria che la Chiesa chiama indulgenza che si acquista quando si attraversa la porta giubilare che, di consueto, sono situate nelle quattro Basiliche Papali a Roma (San Pietro, San Giovanni, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore). Per aumentare l’universalità della Chiesa e la partecipazione a questo Giubileo Straordinario il Santo Padre nella lettera di indizione del Giubileo scrive: nella stessa domenica [13 ottobre] stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dell’Ordinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa. (Porte giubilari nella Chiesa di Milano).
La porta è un segno particolare di ogni singolo Giubileo. Nel tardo pomeriggio di martedì 17 novembre le prime picconate hanno colpito il muro che chiude la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Ha avuto luogo la cerimonia della «Recognitio» della Porta Santa. Dopo una preghiera del cardinale arciprete Angelo Comastri, che ha guidato la processione del Capitolo della Basilica, e la monizione di un cerimoniere, quattro “sampietrini” hanno forato a colpi di piccone il muro che sigilla la Porta Santa all’interno della Basilica, estraendo la cassetta metallica custodita dal momento della chiusura del Grande Giubileo dell’Anno duemila e contenente i “documenti” dell’ultimo Anno Santo, tra cui la chiave che consentirà di aprire la Porta santa, le maniglie, oltre alla pergamena del rogito, mattoni e medaglie commemorative.
Tutto questo materiale era stato sigillato all’interno del muro di mattoni costruito per sigillare la Porta Santa, chiusa l’ultima volta durante la festa dell’Epifania, il 6 gennaio 2001, a conclusione del Giubileo.
Quella che Francesco aprirà l’8 dicembre non sarà però la prima Porta Santa giubilare attraversata dal Pontefice. È infatti in programma a Bangui, la capitale martoriata della Repubblica Centrafricana, un’apertura anticipata del Giubileo prevista per domenica 29 novembre.
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