L’oratorio è un luogo magico….. non tratto dalle pagine di un libro di Harry Potter o dalle immagini di un bel film.
L’oratorio ha una magia tutta speciale dove ci si diverte, si cresce, si impara ad avere il giusto spirito critico, i più grandi imparano lo spirito di accoglienza verso i più piccoli; i piccoli vedono nei grandi l’esempio da seguire.
Dove i genitori tornano ad essere un poco bambini, giocando con i figli, comperando le caramelle gommose o le bibite che a loro volta nell’infanzia hanno bevuto e mangiato.
L’oratorio è il luogo di gioco dove i bambini vivono e crescono protetti da un mondo disumanizzato, dove sono liberi di fare la scoperta del vero di quel Gesù fatto uomo per noi.
L’oratorio è quel luogo dove non ti stanchi mai di starci e dove non vedi l’ora di ritornarci, dove caldo è freddo non hanno valore dove il tempo assume connotazioni relativistiche e dove qualsiasi cosa mangi è buona.
L’oratorio è un viaggio che genitori e figli intraprendono insieme, per i primi è un percorso all’indietro nei luoghi dei ricordi e della spensieratezza, per i secondi è un cammino proiettato nel futuro, nel luogo della scoperta di Gesù, delle amicizie, quelle vere, dei momenti forti, della crescita come cristiani.
L’oratorio non è il luogo fisico del divertimento come potrebbe esserlo una sala giochi piena di videogame, o per lo meno non è solo il luogo identificabile con una località geografica; Non è quello di Montonate, di Mornago, di Crugnola, di Vinago, di Villadosia, di Casale Litta o di Bernate, non è nessuno di questi luoghi o lo è tutti insieme. E’ un luogo, inteso come momento e incontro delle persone che decidono di esserci, di starci, di mettersi in gioco per qualcosa di più grande, più importante, di sfidare il tempo e le mode, il mondo così come è per tentare di cambiarlo in meglio, di vivere secondo valori diversi.
L’oratorio è un luogo fatto di persone che decidono che è bello stare insieme, giocare e divertirsi, non ha muri, recinzioni, confini geografici e spaziali, non è l’oratorio delle cose, degli oggetti, ma delle persone e dei momenti.
Se l’oratorio è Chiesa, allora per la proprietà transitiva è vero che dove 2 o 3 persone sono unite nel nome del Signore, allora li è oratorio.
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